11 gennaio 2025
EVA, DIARIO DI UNA COSTOLA
con Rita Pelusio e Marta Pistocchi
“Allora Dio, il Signore, fece cadere un profondo sonno sull’uomo che si addormentò.
Poi prese una costola di lui e rimise la carne al posto d’essa. Con la costola che aveva tolto all’uomo Dio creò una donna”
Come prosegue la storia lo sappiamo.
Eva si nutre del frutto proibito della conoscenza rinunciando così al Paradiso. Perché l’ha fatto?
Questo spettacolo è un elogio alla disobbedienza femminile. Un monologo di Rita Pelusio delicato, spietato, comico accompagnato dalle note della violinista Marta Pistocchi che lo avvolge in una nuvola sonora.
11.01.2025 ore 21
LA MANDRAGOLA
di Stivalaccio Teatro
regia e canovaccio Michele Mori
con Pierdomenico Simone e gli attori e le attrici della compagnia giovane Francesco Lunardi, Elisabetta Raimondi Lucchetti, Daniela Piccolo, Elia Zanella
La Mandragola è definita da molti la “commedia perfetta” ed è la più famosa e imitata del Rinascimento. Machiavelli ci regala un’opera unica, in cui lo stile alto dell’Umanesimo e quello basso del patrimonio popolare si mescolano a pennello. La messa in scena di Stivalaccio Teatro si rifà a quel teatro fatto con un piccolo praticabile e un fondale logoro, che tanto spazio lascia alla maestria degli attori. Un “liberamente tratto da”, attraverso quel grande gioco che è la Commedia dell'Arte.
22 febbraio 2025
AMORE E PSICHE
di e Daria Paoletta
La novella di Amore e Psiche di Apuleio racconta di un amore ostacolato perché Eros è un Dio mentre Psiche è una mortale, ma bella come una Dea. Una saga di personaggi che dividono l'Olimpo dalla Terra, per scoprire che non c'è poi tanta differenza tra gli uni e gli altri.
Daria Paoletta riscrive il mito adattando la narrazione al mestiere dell'attore. Una scena nuda che prende vita attraverso la forza del linguaggio vocale e corporeo, tali da creare ambientazioni e condividere suggestioni.
22 marzo 2025
ROMEO E GIULIETTA
di Stivalaccio Teatro
soggetto originale e regia Marco Zoppello
con Marco Zoppello, Michele Mori, Anna De Franceschi
Girolamo Salimbeni e Giulio Pasquati, sopravvissuti all'inquisizione, ripiegano sul poco onorifico mestiere dei saltimbanco ma giunge, inaspettata, l'occasione per riscattarsi: recitare per Enrico III, futuro Re di Francia, Romeo e Giulietta.
Ed ecco comparire Veronica Franco, “honorata cortigiana” della Repubblica, disposta a cimentarsi nell'improbabile parte dell’illibata giovinetta. Si assiste ad “prova aperta”, dove la celeberrima storia del Bardo prende forma e si deforma nel mescolarsi di trame, di dialetti, canti, improvvisazioni, suoni, duelli e pantomime.
In collaborazione con
